domenica 4 marzo 2012

 PRECEDENZA A SINISTRA
 
ANALISI DELLA REGOLA DI PRECEDENZA A DESTRA: MOTIVI PER CUI ANDREBBE MODIFICATA IN REGOLA DI PRECEDENZA A SINISTRA

(di Paolo Erricolo, tassista professionista per oltre 42 anni nella città di Milano, già rappresentante del sindacato CNA di categoria)

Sono molti anni che desidero porre l’attenzione sul fatto che dare la precedenza ai veicoli provenienti dalla destra negli incroci sia una vera e propria insensatezza, stante l’attuale sistema di circolazione a destra.

Voglio qui illustrare le ragioni per cui la precedenza obbligatoria a sinistra, se venisse adottata dal nostro Codice Stradale, migliorerebbe la circolazione in termini di scorrevolezza, di sicurezza e, nondimeno, gioverebbe sul comportamento dei conducenti.

Ai lettori che avranno la pazienza di seguirmi fino in fondo dimostrerò come la regola della precedenza a destra sia concausa di incidenti, ponga seri problemi di visibilità, sia causa di cattivi comportamenti, richieda un maggior numero di semafori e, quando questi non funzionino, crei inestricabili ingorghi, incoraggiando, quando non addirittura premiando, la maleducazione del guidatore. Essa inoltre si presta a cattiva interpretazione, facendo nascere discussioni e litigi e richiede la necessità di una sovrabbondanza di cartelli di precedenza in ogni ingresso di rotatoria.

Nel 1985 e nel 1986, nella Conferenza Annuale sulla Sicurezza e Traffico Stradale organizzata a Stresa dall‘Automobile Club di Milano, feci un intervento in cui esposi chiaramente tale tesi nonché  tutti i vantaggi che sarebbero derivati dall’adozione obbligatoria della precedenza a sinistra. Purtroppo le Autorità e gli esperti sull’argomento ritennero tale soluzione non praticabile in quanto temevano che l’inversione della regola avrebbe portato inizialmente a un numero eccessivo di incidenti.

Questi timori si sono rivelati infondati e ciò è dimostrato da fatti e da esperienze attuali e posteriori ai miei interventi alle conferenze di Stresa: basti fare l’esempio delle rotonde senza semafori, dove il traffico scorre più fluido e disciplinato e la sinistrosità si è quasi azzerata, grazie proprio al fatto che la precedenza viene data a sinistra.
Per queste ragioni la regola di precedenza a destra dovrebbe essere abolita e modificata in regola di precedenza a sinistra.

Dal punto di vista prettamente storico, la regola della precedenza a destra era corretta fino alla fine degli anni Venti. Il motivo è dato dal fatto che, in città come Torino, Milano, Genova, Roma, etc… le strade erano state dotate di sede tranviaria e per regola la circolazione stradale si svolgeva a sinistra e il diritto di precedenza veniva concesso a destra (Fig. 1)
  Figura 1. Esempio di circolazione sul lato sinistro e di automobile con guida a destra.

     
      

È fondamentale osservare che, a quei tempi, i veicoli venivano costruiti tutti con il volante a destra e, per una questione di visibilità e di comodità, la precedenza venne accordata a chi proveniva da destra.

Dunque la circolazione a sinistra e la precedenza a destra erano regole che vigevano solo nelle grandi città ma nel 1923, esattamente il 31 dicembre, il Governo uniformò per tutto il Regno l’obbligo della circolazione a destra, lasciando però in vigore la precedenza a destra.
Verso la fine degli anni Venti si cominciarono ad asfaltare le strade e ciò permise fra l’altro lo sviluppo della segnaletica orizzontale: il guidatore aveva per la prima volta una striscia bianca di riferimento alla sua sinistra, mentre prima il suo unico riferimento era il bordo del marciapiede alla sua destra, il che anche giustificava il volante a destra (Figura 2).



Figura 2. Esempio di segnaletica orizzontale introdotta verso la fine degli anni Venti.

La segnaletica orizzontale inoltre favorì il passaggio del volante a sinistra, da parte delle case automobilistiche, in quanto facilitava enormemente la manovra del sorpasso .

Col passaggio del volante a sinistra, venne quindi meno la ragione per cui la precedenza era stata accordata a destra; questa regola rimase, però in vigore e, purtroppo, lo è tutt’oggi.
Aggiungo che sono trascorsi oltre 85 anni da quando il governo di allora, presieduto da Benito Mussolini, uniformò in Italia la circolazione stradale a destra. In tutti questi anni diverse generazioni di utenti hanno subito e subiscono tuttora “inconsciamente” le molteplici conseguenze negative ed a volte anche disastri mortali, in parte derivanti da questa arcaica norma. Infatti le statistiche rilevano che il maggior numero di incidenti mortali avviene nei centri urbani.

Sono consapevole che sia un problema di livello internazionale, in quanto la precedenza a destra è in vigore identicamente in tutti i paesi con circolazione a destra: ecco perché essa andrebbe affrontata in altre sedi, ad esempio, dall’Unione Europea.

Potrebbe essere, un punto di merito per l’Italia se, ad essere promotori di questa nuova regola, fossimo noi.
Ragioniamo adesso sulle ragioni per cui dare la precedenza a sinistra è non solo “logico”, ma direi “doveroso”, con l’attuale sistema di circolazione a destra e volante a sinistra.




Di seguito sintetizzo i vantaggi derivanti dalla regola di precedenza a sinistra:

1. La precedenza a sinistra evita l’ingorgo e riduce la possibilità d’incidente agli incroci senza semaforo: attualmente chi affronta un incrocio tende ad impegnare la carreggiata fino alla linea mediana della strada da attraversare, dove si ferma quando debba dare la precedenza a un eventuale veicolo proveniente da destra. Non si preoccupa di impegnare la carreggiata perché ha diritto di precedenza e affronta l’incrocio con minor attenzione verso chi proviene da sinistra. Questo comportamento aumenta la probabilità di incidenti ed è il responsabile del classico ingorgo negli incroci senza semaforo, in quanto ogni utente avanza diritto di priorità su chi giunge da sinistra; ciò si ripete per ogni lato e la conseguenza è l’ingorgo (Figura 3).



Figura 3. Vantaggio della precedenza a sinistra rispetto a quella a destra.

Con la precedenza a sinistra questo non avverrebbe e il traffico scorrerebbe naturalmente e in modo disciplinato.
Riassumendo: gli incroci e’ come se fossero dotati di segnaletica “dare precedenza” che induce gli utenti stradali ad affrontarli con moderazione e piu’ attenzione ( questo vuol dire evitare e non creare incidenti) poi, una volta iniziato l’attraversamento, si ha il diritto di terminarlo e così gli incroci restano sempre liberi come gia’ avviene nelle rotatorie.

2. La precedenza a sinistra riduce il numero dei semafori e dunque i costi: per evitare gli ingorghi di cui sopra e per “disciplinare” il traffico, che l’attuale regola non garantisce, vengono posti semafori la cui installazione e manutenzione è un costo. Da osservare è che, in caso di guasto del semaforo, per evitare gli ingorghi e il blocco del traffico, si rende necessaria la presenza di un Vigile, che annulla qualsiasi regola e impone la sua per districare l’ingorgo.
Con l’obbligo della precedenza a sinistra invece viene garantito un passaggio alternato come se ci fosse un semaforo (questo si potrebbe dimostrare facilmente al computer con un simulatore di traffico all’incrocio, impostando diverse condizioni di traffico e osservandone il risultato applicando le due diverse regole).

3. Con la precedenza a sinistra il guidatore può più facilmente guardare attraverso il finestrino: dover guardare attraverso un finestrino lontano riduce la visibilità dell’esterno al guidatore e se al suo fianco è seduto un passeggero, questi ne ostacola la visibilità verso destra, proprio dal lato dove deve dare la precedenza.
Questo non succede invece con la precedenza a sinistra in quanto, il conducente è nelle migliori condizioni di visibilità possibili, dovendo guardare verso sinistra e l’eventuale passeggero a destra non gli ostacolerebbe la visione.
Inoltre, in inverno o quando piove è molto frequente che i vetri si appannino. Per il conducente risulta facile pulire il vetro dal suo lato, molto meno facile pulirlo alla sua destra. Eppure gli è necessario vedere l’eventuale sopraggiungere di veicoli da destra. Con la precedenza a sinistra invece è sufficiente avere pulito il solo lato guidatore e quindi la sicurezza del conducente aumenta considerevolmente.

4. La precedenza a sinistra non dà problemi di visibilità all’incrocio: un veicolo posto a circa 45° in procinto di svoltare a sinistra, si trova ad avere una visibilità assai difficoltosa verso destra. Quando, nella stessa situazione, viene a trovarsi un furgone, la visibilità è addirittura nulla. Qui siamo nell’assurdo, in quanto colui che già impegna l’incrocio deve cedere il passo a chi arriva dopo; colui che in questa situazione non vede, deve dare la precedenza a chi, invece, vede bene.

5. La precedenza a sinistra riduce la maleducazione del conducente all’incrocio senza semaforo e ad alto traffico. Se l’incrocio sta per essere impegnato da un veicolo proveniente da sinistra, possiamo non giovarci del diritto di precedenza, rallentare e lasciarlo passare. Se invece andiamo di fretta, in genere, approfittiamo del nostro diritto di precedenza e impegniamo l’incrocio per poter passare subito, appena si libera la nostra destra, bloccando chi proviene da sinistra. A costringerci a questo è spesso solo la pressione dei veicoli che ci seguono, che ci tamponerebbero se non ci affrettassimo a passare.
Con l’obbligo della precedenza a sinistra questo non può succedere: il veicolo proveniente da sinistra avrebbe diritto di passaggio e l’incrocio sarebbe disimpegnato “di diritto”.

6. La precedenza a sinistra è più facile da interpretare all’incrocio: l’attuale regola si presta a  duplice interpretazione e così fa nascere discussioni, litigi, gravi incidenti e inoltre incoraggia e premia la maleducazione e la prepotenza di coloro che attuano una guida aggressiva e sconsiderata e antepongono i diritti ai doveri.
Esempio: se l’incrocio è già impegnato da un veicolo proveniente da sinistra, chi giunge da destra dovrebbe far terminare la manovra a chi era già in fase di attraversamento. Invece, chi antepone i diritti ai doveri crede di avere assoluto diritto di priorità e abusa del fatto che proviene da destra e così avviene quanto detto sopra. Con precedenza a sinistra questo grave problema non ci sarebbe perché, quando s’inizia la manovra di attraversamento, si ha il diritto di terminarla.

7. La precedenza a sinistra riduce i costi della segnaletica stradale: attualmente vige la precedenza a destra negli incroci ed è stata forzata la precedenza a sinistra nelle rotatorie e nelle inserzioni autostradali; ciò ha richiesto l’installazione di segnaletica verticale (il cartello di “dare precedenza”) e orizzontale ad ogni accesso alle rotatorie e nelle inserzioni. Con la regola di precedenza a sinistra questo costo aggiuntivo non sarebbe necessario.

Inoltre la precedenza a sinistra sarebbe un’unica regola valida sempre dalla stessa parte. Attualmente negli incroci la precedenza viene data a destra, ma in altre circostanze la precedenza è data a sinistra e questa alternanza potrebbe indurre ad incidenti.

In sintesi, il cambio della regola di precedenza richiederebbe inizialmente una preventiva preparazione, come per tutti i cambiamenti apportati al Codice della Strada, ma non richiederebbe alcun investimento aggiuntivo, come è successo per altre innovazioni, ad esempio la precedenza a sinistra nelle rotatorie; per le ragioni esposte, porterebbe ad un risparmio di segnaletica e di Vigilanza.
Per quanto riguarda gli eventuali incidenti iniziali derivanti dalla variazione comportamentale dell’utenza, con una buona campagna pubblicitaria, questi saranno certamente inferiori alla media attuale. Questa media col passare dei mesi migliorerà molto sensibilmente, come già succede per le rotonde.







Dai dati statistici si vede che è più basso il numero d’incidenti dove, guidando a sinistra, si dà la precedenza a destra (Gran Bretagna, Australia, Giappone etc…).
Schematicamente la regola si potrebbe descrivere cosi:

A) CIRCOLAZIONE A SINISTRA VOLANTE A DESTRA PRECEDENZA A DESTRA
B) CIRCOLAZIONE A DESTRA VOLANTE A SINISTRA PRECEDENZA A SINISTRA

Tutti i giorni abbiamo spesso sotto gli occhi semplici soluzioni a grandi problemi, ma, purtroppo, come dice un vecchio detto popolare: “Non c’è più cieco di chi non vuol vedere e non c’è più sordo di chi non vuole ascoltare”.
La storia ci insegna però che per far accettare le idee buone bisognare lottare e confidare che prima o poi qualcuno che ”conta“ le capirà e le farà applicare.

Vi ringrazio per l’attenzione.


Con i miei più cordiali saluti,

                                                                                  
Paolo Erricolo






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